Prof. Gerardo Centemeri

Dal Meneghino all’Italiano

La Canzon Milanesa

 

Il testo che presentiamo è un’opera decisamente fuori dal comune. Si tratta di un manuale scritto nel 1920 apposta per insegnare ai bambini d’inizio secolo scorso a parlare il corretto italiano, correggendo gli errori grammaticali e i difetti di pronuncia, ed eliminando le impurità prettamente lombarde del loro modo d’esprimersi, derivanti dall’abitudine a parlare e pensare quasi esclusivamente in dialetto. 

È un libro che fa pensare, e sorridere, se si pensa a quanto sia cambiata la situazione a poco più di ottant’anni di distanza.

Sorprende però anche lo scoprire come molte espressioni caratteristiche della nostra parlata dialettale che si volevano eliminare, oggi siano diventate d’uso comune.

Ma quanto era diversa l’alta lingua italiana che si voleva insegnare ai fanciulli d’una volta sull’esempio de I Promessi Sposi del Manzoni! Ben poco ha in comune con l’italiano che noi parliamo oggi. Si direbbe che il prof. Centemeri, citando l’osservazione di Edmondo De Amicis sotto riportata, avesse perfettamente intuito i rischi della messa al bando dei dialetti che molti propinavano come unico mezzo per formare i giovani della neonata nazione italiana.

Chi oggi invece volesse recuperare la propria genuina parlata lombarda, non deve far altro che leggere attentamente le critiche del “nostro” professor Centemeri, ribaltare i suoi consigli e, recuperando gli “errori” d’una volta, ricominciare a “sbagliare” come facevano i bimbi milanesi di un tempo…

 

Vocabolarietto meneghino-italiano

Prontuario dei lombardismi più comuni

L’origine di molti strafalcioni di grammatica

 

Ad uso dei collegi, delle scuole, delle famiglie

 

“Non bandisca (la scuola) così severamente il dialetto.”

(G.Pascoli)

 

 

“L’uso dell’italiano in famiglia non giova gran fatto, che, anzi, riesce quasi più dannoso che utile, se non è accompagnato dalla cura continua di parlar bene, se non è vigilato, illuminato, corretto.”

(E. De Amicis)

* Prefazione

* Libri consultati

* Tavola dichiarativa dei segni di pronuncia dialettale

* Tavola dichiarativa delle abbreviazioni

* Vocabolario Meneghino-Italiano

* L’Origine di molti strafalcioni di grammatica

* Prontuario dei lombardismi più comuni

 

 

 

 

 

 

 

Prefazione

 

Fu osservato giustamente, scrive E. De Amicis, che a noi non toscani, per dire una data cosa, vengono quasi sempre sulla bocca due modi: il dialetto e uno o più modi italiani, fra i quali dobbiamo scegliere; per questo la proprietà, la spontaneità, la prontezza dell'espressione, mancano a noi nel parlare. Ma che diremo dei nostri giovani studenti ? Poveretti ! Quante volte essi, volendo esprimere un pensiero, trovano lì pronta la parola del dialetto, e solo quella ! Sicché sono costretti a usare una lingua infarcita dì lombardismi e, a ricorrere a lunghe, faticose perifrasi che quel pensiero offuscano e sciattano.

 

Fate che lo scolaro leghi alla parola dialettale la parola italiana: quando egli vorrà esprimere un pensiero, tosto s'affaccerà sì alla niente la prima, ma insieme con essa accorrerà pure la seconda, e questa egli allora sceglierà, parlando così speditamente e correttamente la lingua della Patria.

 

Ecco adunque là necessità di mettere nelle mani dei giovani studenti un dizionarietto che, partendo dalla parola già nota, li conduca al corrispondente vocabolo italiano.

 

Certo pertanto di far opera utile, l'autore é venuto man mano, giovandosi della quotidiana esperienza della scuola, compilando questo volumetto.

 

Evidentemente trattasi di un libro di piccola mole, fatto per i giovanetti: esso si contenta d’insegnare quelle frasi che sono come la moneta spicciola della loro conversazione e delle loro composizioni scritte, e che, d'altra parte, più si staccano dalla voce toscana corrispondente, si che, questa cercando sul vocabolario, il giovane, il più delle volte, non farebbe che scartabellare invano.

Che questo volumetto sia per riuscire utile, oltre che alla scuola, anche agli istituti d'educazione dove la lingua é sì prescritta dal regolamento, ma pur tanto profanata, l'autore non dubita; e chi ha fior di senno giudichi.

 

GERARDO CENTEMERI

 

 

 

 

Libri consultati

 

 

F. ANGIOLINI - Vocabolario Milanese-Italiano.

 

P. PETROCCHI - Nuovo Dizionario Universale della  Lingua Italiana.

 

N. TOMMASEO - Nuovo Dizionario de' Sinonimi della Lingua Italiana.

 

O. PIANIGIANI - Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana.

 

 

 

Tavola dichiarativa dei segni di pronuncia dialettale

 

\ indica l'accento tonico; esso non fu segnato nelle parole di facile lettura.

u si pronuncia come l'u toscano: acquasantin.

ü sì pronuncia come l’u francese: gügia.

ö si pronuncia come l'eu francese. fasö.

 

 

 

Tavola dichiarativa delle abbreviazioni

 

agg.     aggettivo

contr.  contrario.

cfr.      confronta

fig.      figuratamente.

prov.   proverbio.

s.m.     sostantivo femminile

s. f.      sostantivo maschile

sost.    sostantivo.

 

 

 

La Canzon

Milanesa